Gli infermieri definiti “maleducati e poco rispettosi” dal management del Sant’Anna e contestano i voti, A chi ha compilato l’indagine, la presidente Orsi(IPASVI Lucca) ha qualcosa da dire: «Siamo inorriditi e indignati per il trattamento ingiusto che abbiamo ricevuto che fotografa una realtà del tutto falsa. Sarebbe stato corretto da parte di chi ha compiuto questa indagine portare i risultati agli organi di rappresentanza degli infermieri.
LUCCA. Prima la sorpresa. Poi la rabbia. Gli infermieri lucchesi non ci stanno a essere a essere indicati come maleducati poco rispettosi dei pazienti. E quindi contestano i voti alla sanità (l’articolo nell’edizione di ieri) attribuiti dall’annuale indagine del laboratorio management e sanità della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. Dati che bocciano senza appello il personale lucchese alla voce “rispetto della persona”.
La presidente del Collegio infermieri professionali della provincia di Lucca, Maria Cristina Orsi, non accetta l’esito dell’indagine. E controbatte. Lo fa con passione, la stessa che mette nella sua delicata professione che la porta a essere ogni giorno a contatto con gente che soffre.
«Persone che aiutiamo anche con una parola di conforto – spiega Orsi -. Dire che sono perplessa è poco. Non riesco a capire come possano essere venute fuori risultanze del genere, che ritengo assolutamente non attendibili e non veritiere. Io sono a conoscenza di una realtà del tutto opposta, fatta di colleghi che si spendono con generosità per aiutare gli ammalati. Dirò di più. Il Collegio Ipasvi ha uno sportello dedicato ai rapporti con i cittadini. Ebbene, non mi risulta alcuna lamentela. Semmai il contrario: tanti apprezzamenti, tanti elogi, tanta vicinanza a professionisti che svolgono con passione un lavoro delicato. Reso ancor più difficile da problemi oggettivi».
Di cosa si tratta? Orsi non si fa pregare per spiegarlo.
«Il disagio quotidiano deriva da organici ridotti ormai all’osso. Da cinque anni non c’è ricambio generazionale, siamo pochi nelle corsie e negli ambulatori. Eppure posso affermare con orgoglio che il personale infermieristico non s i arrende mai. Va avanti a testa alta. Perché il nostro compito principale, il nostro obiettivo, è la tutela delle persone».
«Ma, lo ribadisco, affermare che a Lucca c’è poco rispetto verso le persone che ricorrono alla sanità pubblica
è soltanto una menzogna. Al Collegio Ipasvi (la sede è in via Viaccia 1ª a S. Anna) si rivolgono tante persone che hanno necessità di assistenza domiciliare o specializzata. Segno inequivocabile che i cittadini hanno piena fiducia in noi». (d.c.)
fonte
il Tirreno di lucca.it