Aumento di stipendio medio di 85,00 euro: come dicevamo noi si tratta solo di una chimera
Torniamo a parlare dell’accordo tra CGIL, CISL , Uil e Governo del 30 Novembre 2016 al quale gli altri Sindacati non erano stati nemmeno invitati; ebbene da quell’accordo si sono concordati i famosi 85 euro di aumenti medi lordi dei pubblici dipendenti contestualmente al rinnovo del CCNL ( fermo da oltra 10 anni).
Nella bozza del contratto collettivo nazionale della Sanità , dal quale in Nursing Up, come ben sapete, ha preso le distanze ed organizzato contestazioni di ogni tipo proprio per i vergonosi effetti che ne discendono , e’ stato previsto un altro inaccettabile meccanismo che mina alla radice il tanto sbandierato , come grande conquista, aumento degli 85 euro lordi.
Ebbene, gli 85 euro medi ( e lordi!) di aumento promessi da CGIL CISL e UIL nonche’ ovviamente, dal Governo, si raggiungono solo grazie ad un meccanismo “TEMPORANEO” che gli addetti ai lavori definiscono PEREQUATIVO.
Ma che significa questo?
Si tratta di un bonus soltanto temporaneo teso a livellare le discriminazione tra i diversi redditi . Ebbene è proprio tale temporaneità rappresenta la vera presa in giro della manovra perché il bonus sparirà a partire dal primo di Gennaio del 2019 e visto che di elemento perequativo si tratta, tale riduzione di reddito sarà maggiore quanto minore e’ lo stipendio, ossia a rimetterci di piu’ dal 2019 saranno proprio i redditi piu’ bassi.
Insomma, secondo le autorevoli stime , dopo soli 8 mesi dalla sua introduzione i dipendenti perderanno il 21,7% dell’aumento.
Si tratta di una presa in giro in un contratto di per se’ gia’ vergognoso. Sintetizzando al minimo, su un aumento medio lordo in sanità sbandierato ( ma da noi contestato) pari ad 85,4 euro ( e saranno gia’ in pochi a prenderlo, perche’ sappiamo che nel caso degli infermieri e’ anche di meno) resteranno stabilmente , dopo Gennaio 2019, soltanto 66,9 euro di aumenti lordi e medi.
Nursing up
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