Secondo lo studio, se i pazienti da gestire passano da 10 a 6 la mortalità diminuisce del 20%
PIU’ MORTI in ospedale se il carico di lavoro per gli infermieri è eccessivo. Basta infatti ridurre il numero di pazienti gestiti dal singolo operatore, facendoli passare da 10 a 6, per registrare una diminuzione della mortalità del 20%.
Sono i dati di uno studio firmato da diversi autori, fra cui Peter Griffiths del National Institute for Health Research Collaboration for Leadership in Applied Health Research and Care (Clahrc) Wessex, in Gran Bretagna, pubblicato online su ‘Bmj Open’, che in realtà conferma ricerche precedenti.
Gli autori, però, sottolineano che le cifre non sono sufficienti per stabilire un’eventuale ‘soglia di sicurezza’ rispetto alla quota di infermieri necessaria in relazione al numero di pazienti. In alcuni Paesi, come l’Australia e la California, è stato già stabilito il numero ‘ideale’ per garantire il paziente: un infermiere ogni 4 assistiti.
Ma attenzione, avvertono gli autori dello studio inglese, bisogna evitare scorciatoie per sopperire alla mancanza cronica di infermieri, un fenomeno che l’Italia condivide con il Regno Unito. Rimpiazzare infatti queste figure, oggi formate con percorsi strutturati, con personale non specializzato “può essere imprudente”.