Qualche giorno fa un paziente anziano non autosufficiente, afferito al nostro centro del piede diabetico, lamentava nausea intensa dopo il viaggio in autoambulanza per raggiungerci e chiedeva un pappagallo per urinare.
Noi non abbiamo personale di supporto socio sanitario ed essendo un ambulatorio non abbiamo neppure ausilii per urinare o defecare.
Abbiamo solo (solo) personale infermieristico ed amministrativo.
Il paziente ha vomitato ed urinato.
Non siamo finite sul giornale per negligenza, non abbiamo creato ad hoc nessuna situazione conflittuale tra azienda, professionisti, utenza.
Ci siamo chiesti, certo che ce lo siamo chiesti, se in futuro una figura di supporto socio sanitaria potrebbe essere utile come risorsa e la risposta è stata no perchè in una struttura operativa complessa senza degenza il paziente è in genere autosufficiente e se non lo è viene accompagnato da un care giver di supporto.
Mentre ce lo chiedevamo il nostro paziente vomitava.
Ora penso che avremmo potuto dire al parente del nostro anziano di procurarsi lui il pappagallo che non avevamo, o di lasciare che si vomitasse addosso offrendogli magari una traversa monouso e tanti saluti.
Scusate se non ci siamo riusciti e abbiamo chiesto un pappagallo in prestito alla vicina Neurologia, perdonateci se invece abbiamo assistito il paziente durante i conati di vomito, e non bruciateci se abbiamo anche chiuso a fine giornata il contenitore dei rifiuti speciali che puzzava parecchio.
Sono altresì certa che tutti i miei colleghi infermieri in servizio presso la mia SOC, professionisti intellettuali, avrebbero senza problemi pulito un pavimento improvvisamente ed inaspettatamente raggiunto da qualsivoglia liquido organico di provenienza umana (il paziente) , esattamente come facciamo quotidianamente con unghie, escare, sangue, pus.
No, tranquilli, il mocio a terra non lo passiamo a fine turno.
Ma neppure lasciamo un paziente in balia dei suoi bisogni senza tentare almeno di aiutarlo.
Che poi le battaglie con le poltrone di pelle le facciamo il giorno dopo, statene certi.
Laura Panda rei Binello
La risposta dell’adi:
Carissima Laura Pandarei Binello
Tutto questo post per dire cosa: che gli altri sarebbero tutti senza buon senso , mentre l’autrice è di buon cuore—–
Post fuorviante perchè non descrive la realtà dei fatti, che è quella di un sistema finalizzato allo sfruttamento esclusivo di una professionalità…..
Articolo fuorviante perchè la questione non tratta un episodio occasionale scaturito da una condizione particolare per cui l’infermiere si sarebbe comportato senza umanità….
Si tratta di una condizione strutturata e ben congeniata dove, nonostante la legge e tutta la giurisprudenza sulle mansioni postulano la presenza di tutte le figure professionali in servizio, le aziende se ne strafregano…….
Fuorviante perchè non si considera che durante il servizio, senza alcun ausiliario come descritto nel post, nessun’altra figura professionale si attiva per svolgere le mansioni che competono agli ausiliari come fanno sistematicamente gli Infermieri, o meglio sono costretti a fare. Pare che questa umanità sia appannaggio solo degli Infermieri…
Non solo: oltre a garantire mansioni vietate perché demansionanti e quindi umilianti deve pure risponderne disciplinarmente se gliene scappa una?
È vergognoso e pure doppiamente umiliante.
Solo dagli infermieri si pretende una condotta vietata e si viene puniti per un favore eccezionalmente non concesso
Ottenere i like parlando di umanità è semplice e forse troppo facile ma è completamente fuorviante rispetto alla diffida dell’ AADI.