Dose eccessiva di morfina al bimbo, infermiere del Meyer condannato a due mesi
L’accusa era lesioni. Dovrà versare 5 mila euro alla famiglia, parte civile. Il piccolo ora sta bene
E’ stato condannato a due mesi per lesioni l’infermiere dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze che nell’aprile 2015 somministrò una dose di morfina dieci volte maggiore del dovuto a un bambino di 12 anni. Il piccolo ora sta bene. L’infermiere, difeso dall’avvocato Filippo Cei, dovrà versare anche 5 mila euro alla famiglia del bambino, costituitasi parte civile con l’avvocato Marco Zanobini. La giudice Serafina Cannatà del Tribunale di Firenze ha disposto il risarcimento senza rinviare ad un’altra causa civile. Il pm Massimo Bonfiglio aveva chiesto per l’infermiere 2 mesi e 15 giorni, la difesa aveva chiesto l’assoluzione.
Secondo quanto ricostruito nel processo l’infermiere somministrò al bambino, in ospedale per alcuni interventi chirurgici dopo un investimento, una dose di 0,5 milligrammi per chilo di morfina invece che di 0.05. Cioè 10 volte superiore. Dopo un minuto dall’inizio della somministrazione il bambino aveva iniziato a svenire e l’infermire è subito corso a dare l’allarme. Durante il processo i genitori raccontarono dei dubbi sul “siringone”, dello stupore e poi della paura quando il dodicenne aveva iniziato a irrigidirsi: “Ho visto gli occhi di mio figlio che diventavano neri, le pupille all’infuori. Se non fossi stata lì e mi fossi messa a gridare, mio figlio ora sarebbe morto”, aveva detto la mamma.
Redazione NurseNews. Eu