Preso di mira un infermiere che si dirigeva verso la propria autovettura.
Un infermiere dell’Ospedale Policlinico di Catania, al termine del turno, è stato aggredito DA UN branco di cani randagi che in maniera abituale vagabondano fra gli edifici della cittadella universitaria
Non è del resto la prima volta.
Una donna lo scorso dicembre fu aggredita dallo stesso branco, riportò delle ferite di morsi al polpaccio ed alla caviglia.
Nel dettaglio sembrerebbe che l’infermiere in questione sia stato improvvisamente assalito e preso a morsi dal branco mentre in tranquillità, al termine del proprio turno di lavoro, si dirigeva verso la propria auto.
Ad aiutarlo sarebbe stato un Operatore Socio Sanitario. Questo avrebbe messo in fuga i randagi inseguendoli con la propria vettura. La vittima così avrebbe avuto modo di rifugiarsi all’interno del proprio veicolo.
L’infermiere, una volta essersi riparato, i sarebbe subitamente recato al vicino pronto soccorso per le cure del caso. La vittima, giunta al ps con i vestiti stracciati dai morsi, avrebbe riportato fortunatamente solo alcune ferite superficiali e non poco spavento.
Secondo alcune fonti parrebbe inoltre che i cani si sarebbero presentati nella stessa serata presso la scivola del pronto soccorso ostetrico dove avrebbero iniziato ad assaltare la gente presente.
Vogliamo ben sperare che una situazione tale non si verifichi più. Abbiamo già visto diverse aggressioni che fino ad ora sono finite nel migliore dei modi, ma domani chissà, l’esito potrebbe essere ben diverso.
“Siamo attoniti, innanzi a questo nuovo episodio, la cui responsabilità va in capo a quanti fino ad ora, nonostante le ripetute proteste e sollecitazioni della Fials come anche di altre organizzazioni sindacali”, il Segretario Provinciale Fials Catania, Agata Consoli, ed il Coordinatore del Direttivo Aziendale Fials del Policlinico, Giuseppe D’Angelo in merito all’accaduto.
“Non hanno provveduto alla risoluzione del problema rappresentato dalla presenza di questi cani”, affermano.
“Un rischio costante ed elevatissimo, una spada di Damocle sulla testa di chiunque”, esprimono con rammarico.
“Dall’utenza ai lavoratori, – continuano – si sposti per i viali del Policlinico, innanzi al quale non siamo stati e non staremo in silenzio”.
“Si è sfiorata la tragedia, e non si può lasciare al caso l’incolumità delle persone che si trovano in un ospedale. Siamo vicinissimi e solidali all’infermiere aggredito, – conlcudono – vittima di un esecrabile immobilismo che lascia increduli e che denunciamo con forza”.