“Di Natale… La smetta di ridicolizzarsi, su! Nessuno sta strumentalizzando o mistificando nulla, il suo post e il suo seguente video in diretta (assai peggiore del post) sono piuttosto chiari. Nessuno si sta nascondendo, a parte lei dietro ai suoi slogan.
Perciò ribadisco:
Caro Graziano Di Natale… Che lei provi a parlare il “politichese” per mettere una pezza (che in questo caso è ancora peggio del buco, visto che parla anche di “ferristi” fugando così ogni dubbio circa il suo post precedente) e che lo faccia in qualche modo come Cetto La Qualunque per stimolare il consenso dei cittadini, a prescindere, ignorando e sottovalutando tante cose, non mi stupisce affatto e mi fa anche sorridere.
Però lei deve sapere che personalmente NON MI VERGOGNO AFFATTO di tutelare la mia categoria professionale contro chicchessia e di insinuare delle domande (oltre a qualche inconfutabile certezza, forse) in chi è o era culturalmente abituato a prendere per scontato tutto ciò che lo circonda. E NON MI VERGOGNO di farlo nemmeno davanti al politico sì in buona fede, ma palesemente disinformato, di turno. Lei ignora tante cose circa la mia professione (sa cosa vuol dire professione? Lo sa che l’infermiere, oggi, è un professionista laureato, iscritto a un Albo e teoricamente tutelato da un Ordine? Secondo lei tutto ciò è compatibile con la ramazza e con un premio in tal senso, per qualsivoglia motivo? Ci dica: quali altri professionisti sanitari hanno tirato a lucido le nuove sale operatorie? Medici? Tecnici di laboratorio? Il primario? Perché ha parlato solo di infermieri?) e circa i continui attacchi più o meno voluti cui è soggetta ogni giorno. Ed è per questo che il mio post, in risposta al suo, non era affatto contro di lei (di cui non me ne frega assolutamente nulla come di tanti altri politici appartenenti a qualsiasi schieramento) bensì contro alcune dinamiche che qui nel bel paese risultano “normali”, anche se palesemente assurde e contra legem; dinamiche che spesso tendono a mortificare la mia categoria professionale, relativamente giovane, poco difesa e altresì caratterizzata da una omertà terribile. Tutte cose che, personalmente, non mi stanno bene. Ma proprio per niente. Parlare, scrivere e postare (così da vendersi al meglio e di racimolare voti) fanno parte del suo lavoro e lei lo sa benissimo: semplicemente, la prossima volta, per evitare delle cadute di stile e di credibilità nella sua brillante carriera, stia più attento… E magari si confronti con qualche rappresentante della categoria in oggetto prima di scrivere altri imbarazzanti, attaccabilissimi (seppur in buona fede) e poco illuminati tentativi di elogiare il proprio e l’altrui operato. Per tornare a ciò che è accaduto presso l’ospedale di Paola: CHE I PROFESSIONISTI SANITARI INFERMIERI, SU RICHIESTA E/O PER “DARSI DA FARE”, ABBIANO PRESTATO LA PROPRIA OPERA PER “RIPULIRE I LOCALI” È A DIR POCO VERGOGNOSO. SENZA SE E SENZA MA. CARO DI NATALE, GLI INFERMIERI NON SONO GLI SGUATTERI DI QUESTA SANITÀ, PRONTI SEMPRE E COMUNQUE A RISOLVERE TUTTE LE PROBLEMATICHE DI UN SISTEMA CHE FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI. Riporti anche questo ai “suoi” cittadini. Capisco la complessità della situazione calabrese, ma non è facendo fare ai professionisti infermieri il lavoro di altri lavoratori (come accade spessissimo qui in Italia) e premiandoli per questo motivo che la nostra sanità ne uscirà più credibile e funzionale. Cordiali saluti.”
#alessiobiondino #infermieri